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Ulrich: Che dire del tanto famoso quanto volentieri sperimentato evento dell’amore fra due “persone di sesso diverso”? In parte si ama veramente la persona che si crede di amare.
Agathe: Ma nel complesso non facciamo che trasformarla in marionetta!
2.
Ulrich: Tuttavia ciò che essa pensa, intende ed è, ha pur sempre il suo fascino!
Agathe: Finché la si ama! Poiché la si ama! Ma non viceversa! Quando si è capito ciò che l’altro intende, allora non soltanto, come si usa dire, è disarmata la collera, ma per lo più anche l’amore!
3.
Ulrich: Ma a uno sulle prime possono anche piacere le opinioni, e sopratutto all’inizio spesso ciò ha la sua importanza; la nota concordanza miracolosa; per quanto in seguito non lo si riesca più a capire. Ma le opere? Per l’amore contano le opere?
Agathe: Solo nella misura in cui rivelano le idee. Oppure in cui dànno all’immaginazione una specie di contegno monumentale!
4.
Ulrich: Eppure abbiamo appena detto che le idee non contano molto.
Agathe: Nulla conta! Né ciò che la persona è, né ciò che pensa, né ciò che vuole e fa! Infatti talvolta disprezziamo una persona e tuttavia l’amiamo.
5.
Ulrich: Entrambe le contraddizioni sono sempre presenti e formano un tiro a quattro: si ama una persona perché la si conosce e perché non la si conosce; la si conosce perché la si ama, e non la si conosce perché la si ama. E talvolta ciò arriva a un punto tale da diventare palpabile. Sono i famigerati momenti in cui Venere attraverso Apollo e Apollo attraverso Venere osserva un vuoto manichino restando sommamente stupito di avervi veduto qualcos’altro fino a poco prima. Se l’amore rimane più forte dello stupore, tra i due si scatena la battaglia.
6.
Agathe: Lasciamo stare che proprio in amore, non si concorda. Ma nella vita comune moltissime persone, questo lo ammetterai, hanno le stesse convinzioni, e ciò ha una grande importanza!
Ulrich: Credono solo di averle!
7.
Agathe: Concordano!
Ulrich: Vengono fatti concordare! Gli uomini sono come un fuoco che subito guizza in tutte le direzioni, se sopra non c’è una pietra!
8.
Agathe: Ma ci sono, per esempio, opinioni generalmente dominanti?
Ulrich: Tu stessa lo dici! Dominanti! Poiché è necessario che concordiamo, esistono naturalmente innumerevoli istituzioni che esteriormente provvedono a ciò, e interiormente ce lo dànno a credere. Lascia che i loro influssi si interrompano, e affida il loro compito alla ragione, e allora vedrai che tutti inizieranno a strepitare!
9.
Ulrich: Ma l’amore è appunto uno dei meccanismi di accordo. Esso ha il benefico effetto di rendere ciechi! L’amore rende ciechi: la metà di tutti gli enigmi dell’amore per il prossimo, che ci siamo posti, è già risolta con quest’unica frase! Al massimo si potrebbe ancora aggiungere: l’amore fa anche vedere cosa manca. Dunque sta proprio in queste due frasi tutto ciò cui abbiamo bisogno al mondo, per essere felici nonostante il mondo! Ma non ogni amore deve rendere ciechi.
10.
Ulrich: Verifichiamo!
Agathe: Amore per la verità? Questo dovresti conoscerlo bene!
11.
Ulrich: Anche lì non è facile distinguere i concetti giusti. Si può amare la verità in molti modi: o così come l’onore, oppure come potere, o come virtù e anche come acqua pura di sorgente e aria da respirare, o anche come…
Agathe: È amore questo? Allora si possono amare anche gli spinaci!
12.
Ulrich: E perché no?! Anche la predilezione è una forza di amore. Ci sono molti livelli, e proprio il concetto di amore per la verità è uno dei più contraddittori. Se vi prevale l’idea della verità, l’amore diventa tanto più piccolo e alla fine risulta difficile chiamare ancora amore questo onesto o addirittura utile bisogno di verità; ma se a prevalere è l’idea di amore, e diventa ciò che tu vorresti solo e unicamente chiamare amore, allora di fatto finisce la verità.
Agathe: La verità purtroppo nasce a mente fredda.
13.
Ulrich: Pretendere verità dall’amore è altrettanto assurdo quanto esigere giustizia dalla collera. È così: l’amore tollera la verità, ma la verità non tollera l’amore. Esso annulla la verità.
Agathe: Oh, forse queste sono solo chiacchiere da uomini.